Dopo un periodo di inattività sul blog, in attesa di fare delle scelte sul destino della nostra casa green, siamo tornati a Monticello per vedere da vicino questi famosi intonaci in terra di cui molti ora parlano, in quella casa che io e l’architetto Luca abbiamo famigliarmente battezzato ‘L’Olimpo’. Perchè questo nome? Basterebbe poter vedere di persona questo capolavoro in bioedilizia moderna, per rendersi conto che metaforicamente parlando, il nome riulta più che adeguato.

L’avevamo già citata in precedenza, in occasione del primo incontro con Marco Sartore. Ero già venuto lo scorso autunno a visitare questo splendido cascinale ristrutturato nel cuore del Roero. Una vista mozzafiato, verde tutto intorno di vigneti, boschi e noccioleti, immerso nell’abbraccio dalle alpi tra Bisalta ed il Monviso, più lontano il Rosa, il Bianco e così via, fino a perdersi con lo sguardo nella piana immensa.

Oggi però vogliamo sottolineare quello che al primo impatto ci ha colpiti di questa casa, ed Anna, lo ha confermato entrando in cortile esprimendosi così: ‘bello! Questo colore per la nostra casa mi piacerebbe davvero tanto, caldo ed accogliente’. Ci si riferiva agli intonaci in terra cruda utilizzati per le pareti esterne, dove è stata utilizzata la medesima terra estratta dagli gli scavi eseguiti durante i lavori e lavorata poi sul posto. L’autore dell’intervento ci ha scherzato su ma chiaccherando ci ha detto ‘la materia prima utilizzata per la decorazione delle facciate e degli interni non solo è biologica, neanche a KmZERO ma udite udite a metroZERO’.

Qui di seguito vi lasciamo alcuni scatti delle tonalità di terra che si possono trovare tra Langhe e Roero.

L’ufficio

Il Salotto

Il Bagno

Le camere

L’ingresso

Le Scale

Insomma, è facile immaginare quale attrazione fatale possa esser nata tra 2 amanti del green building come me ed Anna e questa antica tecnica costruttiva che hanno smesso di utilizzare almeno un secolo fa e riportata alla luce dal nostro ambizioso impresario Cuneese. Terre di provenienza da 6 aree geografiche diverse della Langa e del Roero, per dare vita alle più incredibili sfumature di colori naturali, con tonalità rosse dell’argilla e sfumature verde-blu del tufo, capaci di lasciarvi senza parole.

Marco ne parla con così tanta passione, che abbiamo sentito entrando in ogni stanza, nell’impasto ed in ogni passata necessaria a realizzare questi intonaci in terra, per ricreare un’assoluta naturalezza al suo interno. Avremo occasione di tornare a parlare nuovamente di Lui per presentarvi altri incredibili accorgimenti utilizzati in questa ristrutturazione, magari coinvolgendo qualcuno che sia in grado di spiegarceli in modo più tecnico ed approfondito.

 

3 Responses

Leave a Reply

Your email address will not be published.