Si è svolto lo scorso venerdì 1° marzo l’incontro promosso da alcune aziende locali ‘Rilanciamo la Provincia Granda’, dalle quali parte un sfida ed un’importante appello ad unire le forze per contrastare la difficile situazione che la nostra economia sta vivendo. Durante il meeting sono state condivise alcune proposte nel tentativo di riavviare e rilanciare nuovamente uno tra i settori più importanti del nostro paese, quello dell’edilizia.

L’incontro è stata l’occasione per condividere le idee nate da un team di giovani aziende operanti nel settore casa, che si uniscono con l’intento di condividere obiettivi importanti, primo fra tutti quello di vedere riconosciuta la propria professionalità, in un mercato che sempre più spesso premia la convenienza e talvolta l’illegalità, a discapito della serietà e della qualità. Grazie all’intervento di alcuni professionisti, è stato possibile condividere anche l’entusiasmo che lega queste aziende, le quali hanno evidenziato una forte convinzione e motivazione su una imminente seppur lenta uscita dalla crisi.

Crescita economica

Le convinzioni sono state inoltre rafforzate dagli strepitosi risultati raggiunti nel corso del primo biennio dal servizio Granda Casa, l’associazione nata in provincia di Cuneo con l’intento di valorizzare le realtà aziendali che meriterebbero un riconoscimento per il loro livello d’eccellenza. Grazie all’importante lavoro svolto sinora e le attente ricerche di mercato fatte in questi anni dallo staff, è stato possibile collezionare una serie di informazioni ed elementi, in risposta da un mercato che pare abbia esigenze piuttosto chiare e delineate, che non lasciano molto margine di interpretazione.

Da qui sono nati alcuni ragionamenti interessanti ed oggi l’associazione ha deciso di condividere queste tematiche e le strategie su cui intende procedere, nel tentativo di rilanciare nuovi mercati e nuove opportunità. Le basi principali su cui si svilupperà il lavoro saranno prevalentemente due. In primo luogo il bisogno assoluto di riqualificazione energetica in particolare nelle zone del nord Italia, dove il clima rigido invernale più penalizzante consentirebbe maggiori opportunità di crescita rispetto al centro e sud Italia. In secondo luogo il bisogno sempre più imminente e concreto per ognuno di noi di tagliare, laddove possibile, ogni potenziale spesa legata alla quotidianità ed il riscaldamento risulterebbe proprio essere una tra le voci più incidenti.

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Tuttavia ragionando in modo oggettivo, non dovrebbe essere complesso cogliere l’attenzione di un risparmiatore, se gli si potesse offrire un investimento a rendimento garantito talvolta anche superiore al 10%. Apparentemente potrebbe apparire ingannevole, ma in realtà esiste uno storico di casistiche in cui interventi specifici avrebbero fornito rendimenti anche superiori 20%. Sarebbe quindi meglio di un investimento bancario e inoltre il capitale sarebbe soggetto ad una graduale e continua rivalutazione nel tempo, di pari passo con il rincaro delle fonti energetiche; valorizzare dunque l’importanza della riqualificazione energetica oggi, potrebbe realmente segnare un punto svolta all’attuale situazione stagnante.

Interessanti gli interventi mirati dei professionisti coinvolti all’incontro, che hanno relazionato su argomenti pertinenti al tema riqualificativo, ma in particolare è spiccato fra tutti l’esempio specifico riportato in merito ad un condominio ad Alba, composto da 26 unità abitative. Il complesso ha infatti registrato un risparmio energetico di circa 8’000 € nei soli primi 3 mesi di accensione degli impianti rispetto all’anno precedente. Tale risparmio è stato frutto di un intervento complessivo costato circa 33’0000 €, una spesa di 1200 € per singola unità. Questo ha generato un risparmio annuo di 600 € a famiglia, che andrà a coprire l’investimento sostenuto in circa 2 anni, mentre negli anni successivi beneficerà di un rendimento annuale di pari entità e soprattutto garantito a vita.

Comparazione terminca insufflaggi

Dunque gli elementi su cui lavorare sarebbero molti e siamo certi di poter pensare ad una ufficiale “dichiarazione di guerra” alla crisi economica. Il livello di disinformazione in merito è molto elevato e oggi più che mai è necessario non solo sensibilizzare, ma doveroso fornire una corretta informazione. Oltre all’interesse economico diretto di ogni singolo utente, questo sarebbe indubbiamente uno spunto importante alla riapertura dei cantieri edili, che rischierebbe davvero di innescare una reazione a catena con una conseguente “corsa alla riqualificazione”, che in ultimo ma non meno importante, comporterebbe un passo concreto ed importante per la salvaguardia dell’ambiente.

Salviamo la natura

A fronte di risultati così importanti sul ritorno di investimento, molti privati non avrebbero alcuna perplessità ad investire sulla propria abitazione. A maggior ragione se consideriamo che oggi il valore degli immobili è strettamente correlato alla classe energetica di appartenenza e che tali investimenti consentirebbero un aumento del valore di mercato dell’immobile. E’ quindi di fondamentale importanza oggi focalizzare l’attenzione su questi argomenti. Oltre il 70% degli immobili in Italia necessiterebbero di una riqualificazione energetica e intervenire su tutti, potrebbe equivalere a qualche decennio di lavoro. Utilizzando poi elementi come il risparmio, per far leva sull’utente finale, si andrebbero a generare livelli di interesse assoluti e dunque riteniamo sia necessario e doveroso dare inizio ad un lavoro collettivo di corrette e chiare campagne di informazione.

In questa situazione la Granda Casa ha annunciato di farsi carico di questo importante e delicato impegno, quello di portare avanti con dedizione questo complesso lavoro, puntando ad obiettivi importanti e comuni per ottenere piccoli ma preziosi risultati. Il raggiungimento degli obiettivi potrebbe quindi significare uno stimolo ed uno spunto all’economia locale, ormai giunta sull’orlo del collasso per troppe realtà aziendali. Tutto questo è possibile solo unendo le forze ed è doveroso dare il benvenuto a tutti coloro che decideranno di condivere questa strada, di proporre altre idee ed altre iniziative per appoggiare e tentare così di rimettere in moto il sistema. Il tempo per stare a guardare è terminato, ora è tempo di agire.

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