E’ stato definito uno dei segreti meglio conservati di tutta la storia dell’industria e stiamo parlando di una tecnologia di cui personalmente, non avevo mai sentito parlare prima di allora. In questo articolo che ho voluto pubblicare nel blog, si parla delle lampade induzione magnetica quale una possibile illuminazione del futuro, apparentemente tenuta allo scuro di tutti in cui si spiegano in modo piuttosto chiaro i vantaggi ed i motivi del notevole sviluppo di applicazioni illuminotecniche con l’impiego di LAMPADE INDUZIONE MAGNETICA. Pieracci ha quindi cercato di approfondire il tema partendo dalla storia, analizzando i vantaggi e gli svantaggi, cercando di comprendere perché sono state definite “il segreto meglio conservato dell’industria”.

Nel 1890 Nikola Tesla dimostrò la possibilità di generare la ionizzazione di gas fluorescenti senza l’uso di elettrodi, quindi senza scarica. Il 23 Giugno 1891 gli venne riconosciuto il brevetto USA 454.622 riferito a questo sistema di trasferimento energetico che deve essere considerato una forma “precoce” di moderna lampada ad induzione.

Nel 1929, in un articolo pubblicato dal “The World” Nikola Tesla dichiara: “Sicuramente, il mio sistema è più importante della lampada a incandescenza che, anche se è uno dei più conosciuti dispositivi d’illuminazione elettrica, è certamente non il migliore. Anche se notevolmente migliorata attraverso chimiche e metallurgiche, tuttavia l’abilità degli artigiani è ancora inefficiente, e il filamento abbagliante emette raggi offensivi e responsabili di milioni di teste calve, inoltre fa venire gli occhi arrossati. A mio avviso, presto sarà sostituita da un tubo vuoto senza elettrodi che ho fatto uscire 38 anni fa, una lampada molto più economica che produce una luce di indescrivibile bellezza e morbidezza.”

Dall’articolo risultano evidenti due fattori, il conflitto ideologico e tecnologico con Edison e che in quest’epoca pionieristica il risparmio energetico e la durata del prodotto non erano ancora minimamente considerati.

Come funzionano Le lampade ad INDUZIONE MAGNETICA? Queste possono essere considerate come normali lampade fluorescenti, con la differenza importantissima che il “bulbo” illuminante è perfettamente sigillato in quanto non sono necessari passaggi di elettrodi. L’innesco di accensione viene dato da una bobina che genera un campo magnetico all’interno del bulbo, la vita delle lampade a scarica è dovuta al consumo degli elettrodi. L’assenza degli elettrodi nelle lampade ad induzione permette una durata d’esercizio più lunga di qualunque sistema illuminante. Queste poche righe, che non vogliono essere considerate come manuale tecnico, servono solo per mettere in evidenza come una differenza apparentemente così banale generi un notevole miglioramento delle caratteristiche, di durata, di efficienza luminosa e di risparmio energetico.

Lampade a induzione magnetica

Vantaggi e alcuni dati tecnici:

La durata di una lampada ad INDUZIONE MAGNETICA, non avendo elettrodi ed altri punti critici, è dell’ordine delle 100.000 ore, corrispondente a oltre 25 anni d’esercizio. Per rendere più in evidenza quali siano i valori di cui parliamo, segue una tabella comparativa delle durate dei sistemi di lampada normalmente utilizzati. Altro piccolo vantaggio è l’accensione immediata, dove vengono erogati da subito oltre il 90% della luce e non necessitano di un tempo di raffreddamento, quindi hanno un tempo di RIACCENSIONE immediato. Possono quindi facilmente essere collegate a fotocellule o sensori di presenza, per migliorare le possibilità di impiego sempre con l’obiettivo del massimo risparmio energetico, che proprio grazie all’elevata efficienza, gli permette di impiegare lampade con potenza inferiore mantenendo invariata la resa illuminotecnica. Le lampade a induzione hanno inoltre la possibilità di regolazione del flusso luminoso di colore bianco, ma con diverse temperature di colori comprese tra i 2700° K /6500° K (nella tabella sottostante si evidenziano anche i vantaggi in termini di durata nel tempo.

Confronto tempo di Durata lampade e lampadine

Prossimamente andremo a vedere il confronto con l’illuminazione a LED, che con il contenimento dei costi, oggi pare stia finalmente prendendo sempre più piede non solo in ambito industriale, ma anche e soprattutto in quello civile.

Articolo a cura di Piero Pieracci.

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